Sono stati sette i tentativi occorsi al Canon per vincere il braccio di ferro con il Gladiatore, non male davvero visto che si tratta di un mix (molto difficile) che si gioca tutto: “sulla precisione e sulla continuità della scalata”.

Il primo assaggio mi fa subito capire che la lotta si giocherà molto sulla precisione e sulla continuità della scalata. Cosi, al secondo tentativo, riesco a portare a casa la prima parte della via, cioè “Belfagor”8b/b+, ma non i restanti quattro spit. La ragione di questa mancata chiusura è un “balletto”di piedi poco ortodosso, che da queste parti proprio non ci si può permettere!

Per la rivincita devo attendere due settimane e fare i conti con le bizze del tempo primaverile che non permettono le migliori condizioni di arrampicata. Poi, sabato scorso, nonostante una giornata nuvolosa ed umida, tento un altro scontro con il Gladiatore. Con me c’è il fido scudiero, Michele Ossi, presenza fondamentale per dare peso alle mie chance.

Parto e mi sento bene fin dall’inizio tanto che le “buone sensazioni” provate nel ripassare i movimenti si tramutano subito nel successo finale!
Così al settimo tentativo chiudo anch’io la mia estenuante lotta con il Gladiatore. Avanti il prossimo!